l’inizio della ricerca artistica

Figlia maggiore di Eisuke Gue Ono, membro di una delle più importanti famiglie di banchieri giapponesi, e Isoko, una pianista classica, Yōko e i suoi fratelli ebbero un’educazione impartita da bambinaie e assistenti su delega dei genitori. Durante la seconda guerra mondiale la famiglia sopravvisse al bombardamento di Tokyo in un bunker a capanna.yoko concettuale musica poesia

Dopo la guerra la famiglia Ono si trasferì negli Stati Uniti a Scarsdale, nello stato di New York. Yōko Ono si iscrisse al Sarah Lawrence College; sebbene i suoi genitori approvassero questa scelta, deploravano invece il suo stile di vita, punendola spesso perché frequentava persone considerate inferiori al suo rango. Nonostante ciò la Ono si circondava di artisti, poeti e personalità dalla vita bohémienne, in una ricerca della libertà cui aspirava per se stessa. Nonostante visitasse spesso gallerie d’arte e partecipasse agli happening artistici in città, la pittura non era il suo unico interesse: aveva infatti anche una grande passione, la musica.

L’arte delle performace

Fu tra i primi artisti ad esplorare l’arte concettuale e le performance artistiche. Il 21 marzo 1965, seduta al centro del palcoscenico della Carnegie Recital Hall di New York, Yoko Ono, immobile, invitava il pubblico presente a salire in scena, impugnare un paio di forbici, e tagliare a turno una parte dei suoi vestiti fino a lasciarla quasi completamente nuda. Al termine delle azioni si copriva il busto trattenendo con le mani gli ultimi scampoli delle vesti ormai stracciate. Il titolo dello strano spettacolo era semplice e diretto come le azioni proposte: Cut Piece.

Quella di New York era già la seconda performance, poichè la prima era stata fatta l’anno precedente (1964) in Giappone, paese originario dell’artista, più nota allora per la relazione con il musicista John Lennon che per i suoi lavori. Yoko Ono chiamava alcune delle sue opere Events, senza una regola precisa, ma senza mai chiamarle happening. L’happening era infatti per lei un concerto di più arti, un’azione da fare in più luoghi e in più persone. L’evento era invece un groviglio di sensazioni che coinvolgevano l’individuo singolo. Fluxus è per lei uno stato dello spirito, che va al di là delle forme scelte per mettere in atto le opere. yoko concettuale musica poesia

Un’artista a tutto tondo

Dal 1960 il suo studio newyorkese è sede di performance musicali, danza , poesia. La vita è musica, la musica è silenzio interiore e stato mentale, al di la’ del tempo e dello spazio, la danza comunicazione con il divino, l’arte in generale è passaggio. tra diversi stadi esistenziali yoko concettuale musica poesia

La provocazione di Cut Piece consiste nella distruzione delle relazioni intime umane, nello svelamento dei rapporti tra uomo e donna quali soggetti e oggetti l’uno per l’altra, vittime e carnefici al tempo stesso. E’ l’artista stessa infatti a dettare le regole per quello che sembra essere un gioco, ma il suo silenzio e la sua immobilità. la fanno apparire indifesa di fronte al pubblico. Questo, sebbene invitato a compiere l’azione, diventa di fatto la parte offensiva: i ruoli si confondono, su un piano che rimane però. drammaticamente fisico e reale. yoko concettuale musica poesia

 

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