L’inferno secondo Alfred Kubin Dio serpente Kubin

Alfred Kubin è un artista fantastico molto apprezzato dai collezionisti e critici d’arte, ma quasi sconosciuto al grande pubblico. Ad accrescere l’alone di mistero intorno alla sua figura ha contribuito non solo il fatto di aver vissuto segregato in un luogo remoto al confine tra Austria e Baviera, ma anche il suo interesse per il disegno di piccolo formato, di cui ci ha lasciato migliaia di testimonianze con le sue macabre visioni della morte e del suo mondo fantastico. La tecnica dei disegni di Kubin rimane ineguagliata, innovativa, straordinariamente incisiva e assolutamente all’altezza dei tempi. Dio serpente Kubin

Per quanto riguarda i contenuti, in genere mitologici, esoterici, insoliti , sebbene vi sia una sintonia con gli altri artisti che hanno vissuto la medesima epoca di crisi e di rivolgimenti a cavallo tra le due guerre, in Kubin il fantastico raggiunge livelli di grande originalità. Nella sua opera, il tramonto dell’impero austro-ungarico viene rappresnetato in una maniera sottile e corrosiva che eguaglia la potenza visionaria con cui sono ritratti i demoni delle nuove seduzioni politiche.

Il dio serpente

Il dio serpente di Kubin è una di queste figure inquietanti, che annunciano confusamente, come un segnale profetico, una disgrazia imminente. Dalle viscere della terra, da quel luogo mitico dove si agita con. veemenza, il dio si mette in moto, messaggero di morte. Kubin ritrae con grazie e imponenza il busto di uomo, la rande testa leggermente sproporzionata con indosso uno. strano copricapo e una lunga coda da rettile, che avanza serpeggiando verso l’osservatore.

La figura ha entrambe le braccia aperte e le mani. e gli artigli minacciosamente rivolti verso l’alto. Il suo. corpo spunta. confusamente da una rupe e non sembra appartenere a un essere naturale, ma piuttosto a una creatura infernale che emerge strisciando minacciosa dal regno delle tenebre. Anche le scelte. cromatiche, giocate in prevalenza sui toni del grigio, concorrono a creare un’atmosfera cupa e inquietante.

In molte creature, fin dall’antichità, il serpente è stato considerato ambasciatore di sventure, non tanto per i suoi poteri venefici, quanto per il fatto che striscia nella polvere e si muove in un modo subdolo e silenziosamente minaccioso che ha sempre spaventato l’uomo. E’ evidente che il dio serpente di Kubin si richiama a questa tradizione e – con il senno di poi – potremmo dire presagisca gli eventi apocalittici che si sarebbero abbattuti sulla Germania e sul mondo, da lì a trent’anni.

Molti disegni di Kubin sono incentrati sul tema della distruzione e della rovina, della morte imminente, come anche il suo romanzo fantastico l’altra parte (1908), la storia di un disegnatore che viene invitato a visitare il regno dei sogni e qui vive un’esistenza torbida in un mondo avvolto da nuvole scure. Esperienze personali, incubi atroci e visioni si fondono nel romanzo attraverso lo stile fantasioso e demoniaco di Kubin.

Dio serpente Kubin

 

 

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