Un mondo tutto nuovo per Coraline

Coraline e la porta magica, trasposizione cinematografica dell’omonima storia scritta da Neil Gaiman e illustrato da Dave McKean. È interessante l’incontro dell’artigianale tecnica “stop-motion”, che con minuziosa precisione e pazienza fuori dal comune affianca manualmente un fotogramma all’altro,. regalando agli spettatori un film d’animazione classico ma tecnicamente ottimo e all’avanguardia ( in quel lontano 2009 ) sotto ogni punto di vista.Coraline Tim Burton animazione

Il risultato raggiunto è brillante, pur con qualche legnosità nell’animazione. Alcuni aspetti colpiscono: la sensazione di immergersi completamente dentro quelle scenografie grazie a un efficace uso della profondità di campo, l’utilizzo funzionale dei colori,. una palette di colori sgragianti e funzionali alle situazioni che vive la nostra protagonista Coraline, con l’aggiunta di qualche effetto 3D. Henry Selick, regista del piu famoso Nightmare Before Christmas, dona al cinema d’animazione un’avventura divertente, commovente e piena di sorprese.Coraline Tim Burton animazione

”Alice? dove stai andando?”

Nel racconto, Coraline, trascurata dai bigotti e noiosi genitori, attraversa una piccola porticina nascosta nel soggiorno, si trova catapultata in un mondo folle, colorato e magico, palese riferimento ad “Alice nel paese delle meraviglie”,. un po’ meno quello a “Nightmare: Dal profondo della notte” di Craven (i vertiginosi salti tra il mondo reale e quello ”astratto”, la trasformazione finale della “madre”,. che ha escrescenze scheletriche simili agli artigli di Freddy Krueger).Coraline Tim Burton animazione

Si avvertono pure degli accenni stilistici del collega Tim Burton e del suo “La sposa cadavere”, solo che qui la morale è rovesciata: ancora una volta ad un mondo “concreto” grigio e opprimente fa da contraltare una realtà sognante. e metafisica, in cui i desideri diventano realtà, dove ci si sente appagati e contenti. Ma questo universo risulta essere un ”non luogo” in cui vige la legge dell’apparire sopra a quella dell’essere (sorridere sempre, mai il contrario), e dove alla piccola Coraline viene. chiesto di chiudere gli occhi per sempre, facendosi cucire sul volto due enormi bottoni.

“Coraline” è perciò molto più di un semplice cartone animato da cinema, è soprattutto un percorso di iniziazione morale, dove la protagonista viene posta dinnanzi alle insidie di un’imminente adolescenza, che affronta di petto molti temi della. nostra cultura, senza rischiare di scadere nello schematismo. Pazienza quindi se alcuni dei personaggi di contorno non sono particolarmente riusciti e simpatici (il vecchio atleta Mr. Bobinsky, le grasse attrici Forcible e Spink), l’animazione in stop motion in compenso è una vera perla tecnica e libidine per lo sguardo.Coraline Tim Burton animazione

 

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