Un viaggio simbolico

Il personaggio principale del film I figli del mare diretto dal maestro Ayumu Watanabe è Ruka, una studentessa delle medie con molte problematiche. Dopo essere stata scartata dal suo club scolastico di studio, a causa di un incidente causato da lei a un’altra compagna, turbata da una situazione familiare decisamente non semplice si ritrova a dover decidere come trascorrere. al meglio le sue vacanze estive. Deciderà così, quasi d’istinto, di andare all’acquario, dove lavora suo padre, dove finisce per fare la conoscenza di uno strano ragazzo, Umi,. nuotatore provetto che sembra più vicino a una creatura marina che a un essere umano. Dopo poco la ragazza farà anche la conoscenza di Sora,. fratello maggiore di Umi, anch’egli con le stesse caratteristiche del fratello, ma di più debole tempra.Ayumu film animazione mare

L’incontro con i due misteriosi ragazzi provocherà profondi cambiamenti nell’animo di Ruka che verrà ”inondata” di avvenimenti al di sopra completamente fuori dalla compresione terrena ma alla quale Umi e Sora sembrano. strettamente collegati. È da qui che il viaggio dello spettatore prende una piega inaspettata,. che probabilmente non riuscirà a comprendere ma che, proprio come alla protagonista, lascerà qualcosa dentro, quel senso di meraviglia e incredulità amplificato dalle maestose e curatissime. immagini di quel mondo quasi alienante che è l’oceano.Ayumu film animazione mare

Un ”mare” di emozioni

Lo stile scelto per l’animazione si sposa appieno con questa filosofia. Gli sfondi sembrano dipinti con gli acquerelli, ogni cosa è curata in modo maniacale e si diversifica decisamente dalla stilizzazione più classica su cui i film d’animazione giapponesi. si fanno forza  . Macchie, crepe, segni di cedimento raccontano il vissuto degli oggetti,. mentre una particolare attenzione agli occhi è in grado di donare un’anima e un’espressività brillante  a personaggi che rischierebbero di essere altrimenti troppo allegorici.

Queste potenti immagini ci ”prendono per mano” e ci guidano lungo l’avvenire di una storia che, a un certo punto, effettua una virata inaspettata lasciando lo spettatore sbalordito ma rapito di fronte a quell’ignoto a cui è difficile attribuire un significato o un simbolo,. davanti a una narrazione che si destruttura mantenendo come unico punto cardine la crescita emotiva e spirituale di Ruka, giovane ragazza che impara ad acquisire quelle certezze vivendo un’avventura capace di cambiare anche l’animo. più recondito

Non esiste comunque un’interpretazione concreta per questa fantastica pellicola, ognuno in base alle proprie attitudini, emozioni o conoscenze ed esperienze di vita può trovare una miriade di significati, e probabilmente non ce ne sono nemmeno. di giusti o sbagliati. Lo scopo ultimo de I figli del mare non sembra quello di elargire una morale o un qualsiasi insegnamento, ma piuttosto far pensare, incollare lo spettatore alle immagini e fargli esplorare un mondo che si evolve ad ogni frame,. che incanta ad ogni cambio di scena.

Ayumu film animazione mare

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