La prospettiva a cannocchiale della Torre degli Asinelli dalla finestra sui colli è l’effetto ottico più surreale al mondo! Più ti avvicini al vetro è più il monumento si allontana e viceversa! Prospettiva cannocchiale bologna

Dove si trova Prospettiva cannocchiale bologna

Per vedere questo meraviglioso spettacolo, bisogna entrare nel complesso monastico di San Michele in Bosco, oggi ospedale Rizzoli. Qui potrai notare come quando più ci si allontana dalla finestra, più la torre si ingrandisce. Questo si chiama effetto cannocchiale. Il dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna ne sta studiando il fenomeno per inquadrarlo meglio in un ambito più scientifico che di semplice suggestione popolare.

Il corridoio Prospettiva cannocchiale bologna

Il corridoio dell’ospedale del Rizzoli è lungo più di 160 metri ed è alla fine di esso che spunta una finestra, perfettamente in asse con l’apice della torre degli Asinelli. Più ti allontani dalla finestra e più la torre di sembrerà ingrandirsi a dismisura. Come se ci fosse uno zoom. Alla fine del corridoio, avrai dinanzi a te una torre gigantesca e così nitida da vederne persino i dettagli!

Prospettiva cannocchiale bolognaIl progetto ufficiale Prospettiva cannocchiale bologna

Il disegno di tutto ciò è stato fatto da Battista Balbi, docente dell’Università di Bologna, del 1714, che rappresentava i rapporti geometrici. Adesso questo disegno è conservato presso la Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna.

I primi studi sul fenomeno sono di circa 300 anni fa e le cifre ricavate dagli esperimenti indicano che si abbia un ingrandimento percettivo del 9,95% ogni 16 metri in allontanamento dalla finestra e una riduzione percettiva dell’11,62% ogni 16 metri di avvicinamento.

“Questa illusione percettiva si verifica quando viene osservato un oggetto distante attraverso un’apertura come una finestra”, precisa lo studio. “Quando ci si allontana o ci si avvicina alla finestra quest’ultima subisce delle forti modificazioni nella proiezione retinica, mentre l’oggetto inquadrato, essendo lontano, rimane sostanzialmente immutato nelle dimensioni. Contemporaneamente quando ci si avvicina il frame inquadra sempre più una porzione minore dell’oggetto, come se operasse uno ‘zoom’, mentre quando ci si allontana il frame inquadra una porzione sempre più grande. Questi elementi fanno sì che si percepisca l’oggetto ingrandirsi mentre si arretra e rimpicciolirsi mentre ci si avvicina. L’illusione della torre degli Asinelli nel corridoio di San Michele in Bosco a Bologna, oltre a stupire ci permette anche di meglio comprendere come la nostra mente elabora la percezione di grandezza degli oggetti nel processo della visione”. (Corriere)

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